“[…] L’artista approfondisce il complesso sistema di relazioni, emotive e fisiche, che disciplinano i rapporti tra gli individui, investigandone la natura più profonda, le cause, le relazioni e le manifestazioni. Coltivando un approccio eterogeneo nei confronti della pratica artistica, lo strumento narrativo principale da lei adottato è la fotografia. Difatti, in molti suoi esiti la si ritrova commistionata ad altri media, sfociando frequentemente, in installazioni. […]
Sveva Angeletti sembra perpetuare, con un alfabeto nuovo, caratterizzato sì dalla fotografia, ma unita alla corruttibilità di un oggetto aperto a nuovi orientamenti di significato, la propria riflessione sulle forme di interazione umana: nel gioco della vita, l’attuale precarietà delle relazioni, ci rende tutti bersaglio di qualcuno. Non c’è vittoria che ci possa riscattare”.
Davide Silvioli