Sveva Angeletti, 1991. Vive e lavora in Italia. La sua è una ricerca che pone le basi sull’osservazione e sull’analisi delle relazioni tra gli individui. Temi cardine della sua poetica sono il tempo e lo spazio nella misura in cui diventano teatro delle connessioni tra i singoli e in particolare tra gli attori che costituiscono il micromondo del sistema dell’arte. Ciò che traspare dalle sue opere è un’atmosfera ludica e poetica dai rimandi a passati remoti che accomunano i ricordi di tutti. Il gusto ironico e a tratti provocatorio, incuriosisce lo spettatore lasciando spazio a svariati gradienti di lettura; quest’ultimi infatti ci trasportano da un primo stadio di superficiale ammiccamento verso un espediente estetico o un ricordo giocoso e infantile, ad una presa di coscienza riflessiva e a volte angosciante. I media espressivi sono disparati ma il linguaggio è universale, infatti tutti ci riconosciamo nel suo lavoro poiché ci ricorda le nostre frivolezze e allo stesso tempo le nostre profonde insicurezze.
L’artista ha un approccio empirico verso la sua ricerca e questa metodologia dà luogo a configurazioni formali più disparate: dalla fotografia, al racconto, dal video alla percezione sensoriale, dall’audio all’illuminazione. A tenere le redini di tanta versatilità sono l’approccio progettuale analitico, l’osservazione inquisitiva e l’attinenza al contesto. Lo studio delle relazioni tra gli individui, portato avanti dall’artista, dà origine inoltre ad un frequente utilizzo del linguaggio e della simbologia, molte delle sue opere infatti sono caratterizzate dall’utilizzo della parola espressa sotto forma grafica, sonora, fotografica e interpretativa. Nel processo progettuale inoltre, l’investigazione dell’artista non termina con la presentazione dell’opera nella sua concretizzazione, bensì attende il suo ultimo step di compimento ovvero la relazione con il fruitore. Quest‘ultimo, viene infatti, nella maggior parte dei casi, chiamato a completare l’opera attraverso la sua interpretazione e a volte vera e propria lettura. La comunicazione o relazione tra le parti quindi, oggetto del suo studio sin dalla fase progettuale, non termina con la creazione del manufatto artistico, ma anzi attraverso l’interazione di chi la osserva, dando vita così a conclusioni sempre nuove. “[…]Difficilmente parte da tesi solide, strutturate e dimostrabili, piuttosto ha delle intuizioni alle quali proprio nella sperimentazione stessa cerca conferme o smentite. Costruisce d’istinto delle linee curve che, solo con l’apporto degli spettatori, trovano compimento in una forma definita e chiusa” (G. Damiani).
2024
Ti racconto quello che hanno raccontato a me, restituzione del progetto di residenza Art Summit contemporary residency, a cura di Valeria Bevilacqua e tramandars, Somma Vesuviana, Napoli.
2023
Roma Arte in Nuvola, Tutte le cose che non ti ho detto, progetto speciale a cura di Valentina Ciarallo.
Solar Dogs, a cura di Caterina Taurelli Salimbeni, Spazio In Situ, Roma.
Biennale d’arte contemporanea di Gubbio, a cura di Spazio Taverna, Palazzo del Consoli e Palazzo Ducale, Gubbio (PG)
di poche parole, a cura di Arnaldo Colasanti, Galleria La Nuova Pesa, Roma.
2022
Logos Infinito, a cura di Gianluca Marziani, Museo Civico Villa Colloredo Mels, Recanati.
LOREM IPSUM, a cura di Irene Sofia Comi, Spazio In Situ, Roma
Paradise is exactly where you are right now only much much better -a cura di Marta Orsola Sironi, Virginia Lupo, Palazzo Spinola di Luccoli, Genova.
Can we still feel something? – Officine Brandimarte, Ascoli Piceno.
12 artists of tomorrow – Mucciaccia Contemporary, Roma.
The Jolly House -a cura di B. Nassini, J. Regalia, B. Timillero, M. Verzocchi, Villa Verlicchi Lavezzola Ravenna.
Quello che guardo io non vedi tu, quello che non vedo io lo guardi tu – Chiostro di Santa Maria Sopra Minerva, Roma.
2021
Vagare ai margini – Co_Atto Milano, a cura di Co_Atto, Milano
Re_st_Art – PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), a cura di Mood|Project, Napoli
Made In Italy – Tilt, a cura di P. Ducrist, Losanna, Svizzera.
Mostra Finalisti Del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee – Fondazione Francesco Fabbri, a cura di Carlo Sala, Pieve di Solego, Treviso.
2020
Fotograf(i)e Contemporanee – Davide Paludetto Arte Contemporanea, Torino.
<=/SPAC3 – Spazio In Situ Roma, a cura di Porter Ducrist.
Quando cade la magia, rimane la disinvoltura – Spazio In Situ Roma, a cura di Porter Ducrist.
2019
All’interno del barattolo – Temple University, da un’idea di Tiziana Musi e Shara Wasserman, a cura di Porter Ducrist
Contemporary Roots – Matera, nell’ambito del progetto Matera Capitale Europea della Cultura 2019, presso le sale espositive della Fondazione Sassi, a cura di Valerio Vitale, Due tonnellate e mezzo di vuoto.
Equivoci dell’arte – Spazio In Situ X Una Vetrina, Roma, a cura di Porter Ducrist, Fragile
FUORI-GRA – Spazio InSitu Roma, a cura di Sara Fiorelli
L’infinito presente – installazione presso la GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna) Roma, a cura di Claudio Damiani, Simona Marchini, Roberto Pietrosanti, Giuseppe Salvatori
2018
Out Of Space – Spazio InSitu Roma, a cura di Porter Ducrist
Open House Contemporary Art – Viterbo, in collaborazione con la Med-Imm Home and Properties, a cura di Serena Achilli, La migliore prevenzione è il ricordo.
Urban Play – Monte Urano (FM), a cura di Loretta Morelli, In-contemporanee.
2017
In occasione del Festival dei due Mondi di Spoleto, S.C.S., a cura di Matteo Di Stefano e Giovanni Damiani, Fiuto la forma ma sul più bello mi distraggo.
2016
Galà Furioso, Artisti e Scrittori per i 500 anni dell’Orlando Furioso, a cura di Giovanni Damiani, Profumo di gelsomino e sgomento.
SetUp Art Fair – Bologna, a cura di Giovanni Damiani, A casa ovunque.
2014
Destinazione d’uso, Castello di Rivara – Centro d’arte Contemporanea, a cura di Franz Paludetto, Centro di Documentazione Fotografica.
MedioEra, Festival di cultura digitale, Viterbo, a cura di Serena Achilli, Second Portrait.
2013
Equinozio D’autunno, Castello di Rivara – Centro d’arte Contemporanea, a cura di Franz Paludetto, Ventiquattrogiorni.
Opening Contemporary, Galleria Roma-Torino di Franz Paludetto, a cura di Franz Paludetto, First Portrait.
Premio Nazionale delle Arti, Accademia di Belle Arti di Bari, mostra collettiva finalisti, Untitled 2013.
RESIDENZE
2015
Residenza artistica Cosenza – The BoCs Art, a cura di Alberto Dambruoso, con un testo di Giovanni Damiani, A casa ovunque.
FORMAZIONE
Master of Art I Livello Luiss Business School
Diploma Accademico di I livello, RUFA (Rome University of Fine Arts) Arti Applicate